Il Forte di Osoppo, monumento nazionale dal 1923 e oggi palcoscenico di eventi culturali, è un simbolo di grande importanza storica e strategica in Friuli Venezia Giulia. Offre un panorama mozzafiato sul Tagliamento e racconta una storia antica che risale alla preistoria.

Qual è la storia del Forte di Osoppo?

Il colle su cui sorge il forte, da sempre fulcro difensivo del territorio, ha visto la presenza di antichi mammiferi 4 milioni di anni fa, come testimoniato da impronte fossili scoperte nel 1994. Fossili marini e pollini subtropicali, rinvenuti alla base del colle, ricordano una latitudine subtropicale della zona milioni di anni fa.



L'area, strategica già in epoca protostorica, preromana e romana, ospitava importanti assi viari e un guado sul Tagliamento. I ritrovamenti archeologici, tra cui resti di edifici del V secolo e tombe dei secoli VI e VII, testimoniano un'antica presenza umana.

Nel Medioevo, il castello fu devastato dagli Ungari, donato all'Abbazia di Sesto, e passò nelle mani di diverse famiglie feudali. Con l'arrivo dei veneziani, la fortezza assunse un ruolo nevralgico di difesa, famoso per l'assedio del 1514 da parte di Gerolamo Savorgnan contro le truppe imperiali.

Durante i conflitti tra Asburgo e Francia, la fortezza subì importanti rimodernamenti. Giocò un ruolo chiave nelle rivolte risorgimentali del 1848 e fu inserita nel sistema difensivo italiano nel 1900. Durante le due Guerre Mondiali, il forte servì come presidio militare e caserma, subendo danni considerevoli dai bombardamenti e dal terremoto del 1976.

Oggi, il Forte di Osoppo accoglie i turisti desiderosi di esplorare la sua ricca storia.

Forte di Osoppo Forte di Osoppo

Perché visitare il Forte di Osoppo?

Scoprire il Forte di Osoppo è un viaggio nel tempo. Il forte offre un vasto spazio di esplorazione, che si può gustare in mezza giornata. Ogni angolo nasconde tesori: le rovine evocative della chiesa, la possente batteria contraerea e le misteriose gallerie sotterranee, tutto immerso in uno splendido paesaggio naturale.

Il panorama che si stende dalla sommità del colle di Napoleone è semplicemente mozzafiato. Da qui, gli occhi si perdono sulla valle, spaziando sul paese di Osoppo, sul verde rigoglioso del Parco del Rivellino e sul maestoso fiume Tagliamento. È come se il tempo si fosse fermato, lasciandoci a contemplare la stessa vista che antichi sentinelle scrutavano in cerca di pericoli.

E le gallerie sotterranee sono un'avventura a sé: un labirinto risalente all'inizio del 1900. Munitevi di torcia e lasciatevi guidare nelle profondità del Forte, passando per le stanze degli alloggi, le riservette, le polveriere e gli anelli di ferro usati per trainare i pezzi dei giganteschi cannoni. È un viaggio nel ventre della storia, un'esperienza che non si dimentica.

I resti della chiesa sono un emblema del tempo che passa e delle storie che porta con sé. Questa struttura ha conosciuto molte vite, dalla sua fondazione nel XIII secolo ai suoi molti rifacimenti, dall'uso come magazzino francese alle distruzioni e riedificazioni. Oggi, la chiesa si erge ancora, un monumento alla sua stessa resilienza.

Infine ripercorrere il percorso della batteria contraerea "Osoppo Sud" è come camminare nella pelle di un soldato di un tempo. Le cavità nel cemento, una volta casa dei possenti cannoni di ghisa, sono raggiungibili attraverso una passerella recentemente costruita, un ponte tra passato e presente.
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Quali sono gli orari di apertura del Forte di Osoppo?

Il Forte di Osoppo è aperto gratuitamente al pubblico 24 ore su 24, tutto l'anno. Puoi esplorarlo autonomamente o organizzare una visita guidata tramite la Pro Loco di Osoppo.

Come arrivare al Forte di Osoppo e dove parcheggiare?

Per raggiungere il Forte di Osoppo, dalla A23 uscire a Gemona/Osoppo e procedere verso Osoppo/Gemona del Friuli. Dopo lo svincolo vicino alla SS13, seguire la SR463 "del Tagliamento" verso Osoppo/San Daniele del Friuli. Al primo semaforo, svoltare a destra in Via Fabris. Dopo circa 150 metri, sulla destra, inizia la salita per il forte. Superate le mura, in cima al colle, si trova un parcheggio gratuito.

Cosa fare e vedere al Forte di Osoppo? Percorso guidato al Forte di Osoppo!

L'avventura inizia vicino al parcheggio, dove il silenzio è interrotto solo dal sussurro dei resti della Chiesa di San Pietro, un'opera incompiuta dell'architetto Domenico Rossi. Questa chiesa, costruita alla fine del Seicento, ha subito una trasformazione dolorosa nel secolo successivo quando le forze francesi l'hanno trasformata in un magazzino. La struttura ha attraversato un ciclo di distruzione e ricostruzione nel corso dei secoli, e oggi possiamo ammirare la facciata inferiore e alcuni reperti archeologici della Pieve originaria.

Davanti alla chiesa, verso sinistra, una rampa in discesa offre una vista dei resti del Complesso delle Caserme italiane. Dirigiti ora verso la terrazza panoramica e noterai una struttura bianca alla tua sinistra. Questo è il Centro visite, il custode delle storie passate del Forte, raccontando i vari interventi di recupero e i progetti militari di Napoleone.



Poco più avanti, le rovine di un vecchio edificio ti accoglieranno. Questa è la Casa del Comandante, un sito ricco di storia dove sono stati scoperti resti di pavimentazione risalenti all'epoca romana. Questa struttura, durante l'epoca veneziana, ospitava l'aiutante del castello e successivamente fungeva da residenza per i grandi militari della fortezza.

Da qui, una rampa ti condurrà fino alla cima del Colle Napoleonico, il punto più alto della Fortezza di Osoppo. Qui, nel 1948, è stato costruito un podio con belvedere dal quale puoi godere di una vista mozzafiato a 360° sui territori circostanti. Un luogo perfetto per ammirare il panorama.

Sotto il Colle Napoleonico, un complesso di cunicoli sotterranei cela un tesoro di storia. Percorrendo la rampa verso il colle, poco prima sulla destra, nascoste tra la vegetazione, si trovano le riservette della Batteria Nord, scavate dai difensori del forte fin dal XVII secolo. Tra questi, potrai visitare i resti di una vecchia polveriera con le pareti in mattone rosso e una piccola caverna diroccata.

Per continuare l'itinerario, puoi scegliere tra i terrazzamenti del Colle Napoleone, realizzati nei primi anni del Novecento, o la rampa. Entrambe le strade ti riporteranno alla Chiesa di San Pietro o alla Casa del Comandante.

Prenditi un momento per goderti la vista panoramica dal Belvedere, nei pressi della Casa del Comandante, che domina il Parco del Rivellino e la città di Osoppo.

Forte di Osoppo Forte di Osoppo
Sull'altro lato della Casa del Comandante troverai la Casa del Tamburo, risalente al periodo della dominazione veneta. Questa struttura, nel corso dei secoli, ha assunto vari ruoli, tra cui alloggio, ufficio del commissario militare, magazzino e infermeria per la truppa. Oggi funge da punto di ristoro chiamato "Bar la Fortezza".

Accanto a questo edificio storico, troverai una grande pozza d'acqua, un tempo collegata a una cisterna "alla veneziana" a cielo aperto. Poco più avanti, di fronte al pozzo, si apre l'ingresso a quella che era la principale polveriera del complesso, ora visitabile esclusivamente in presenza di una guida!

Proseguendo dalla Casa del Tamburo, dirigi i tuoi passi verso la salita posta di fronte alla Chiesa di San Pietro. Dopo un breve tratto, sulla tua destra, scoprirai i resti di un edificio residenziale con una scala ancora intatta. Questa era la Casa dell'Armamento, un luogo carico di storia, nato come deposito di armi per Gerolamo Savorgnan, trasformato in ospedale dai francesi e successivamente utilizzato come caserma da austriaci e italiani.

Di grande fascino è anche il viale alberato di cipressi che si trova di fronte alla Casa dell'Armamento. Segui questo cammino tra gli alberi e ti ritroverai nella zona del Bastione delle sepolture, luogo di riposo di Giulio Savorgnan, architetto militare della Serenissima che ha contribuito alla fortificazione del colle.

Per proseguire nel tuo viaggio nel tempo, torna alla Casa dell'Armamento e di fronte a te scoprirai un'enorme struttura in rovina. Questi sono i resti del Castel Novo, dove, fin dal XIV secolo, la famiglia Savorgnan, una nobile dinastia friulana, eresse le sue strutture residenziali e difensive.

Il Castel Novo era composto da tre cortine murarie disposte a "C", organizzate attorno a una corte quadrata, al centro della quale si trovava la chiesa di Santa Colomba, oggi scomparsa. Puoi esplorare i resti di questo antico castello, percorrendo il luogo dove un tempo sorgeva la dimora dei Savorgnan.



Nella zona del Castel Nuovo, nel 1991, sono state scoperte quattro orme fossili di mammiferi, risalenti a circa 4 milioni di anni fa. Impronte che raccontano le andature di un Hipparion, antenato del nostro cavallo, un Bovide - forse un'antilope o un bufano - e un rinoceronte.

Dopo aver camminato tra le rovine del Castel Novo, prosegui lungo il percorso sopraelevato fino a raggiungere la zona della Torre Circolare, distrutta dagli italiani e oggi parzialmente ricostruita. Da questa struttura d'acciaio potrai godere di una vista panoramica a 360° e osservare la Batteria Osoppo sud, costituita da quattro cavità scavate nel cemento.

Nel 1881, i francesi hanno demolito una parte del castello, trasformando le parti interrate in un ridotto a prova di bomba. Anche gli italiani hanno contribuito alla distruzione, per permettere il posizionamento di quattro massicci cannoni di ghisa. Oggi, proprio da questi pozzetti, dove un tempo ruggivano le armi, è possibile addentrarsi nella Batteria Osoppo sud, un labirinto sotterraneo di corridoi e stanze.

Scendendo nei ventri di pietra del Forte, ti ritroverai a percorrere le viscere del sistema difensivo costruito dagli italiani all'inizio del Novecento. Qui, tra polveriere, batterie, gallerie e strade in trincea, potrai respirare l'atmosfera di una volta, quando queste mura erano animate dal brusio e dal clamore della vita militare.

Ogni pozzo, con il suo corridoio d'accesso, conserva ancora le tracce di un passato bellico: gli anelli metallici usati per trainare i pezzi dei cannoni, assemblati sul posto, e le nicchie scavate nella roccia per contenere le munizioni. Munendoti di una torcia, potrai esplorare con facilità la Batteria Sud, calandoti nei panni dei soldati che un tempo la popolavano.
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Anello del Forte di Osoppo e del Colle San Rocco

Immergiti in un affascinante viaggio a piedi tra storia e natura, esplorando l'emozionante forte di Osoppo e i panorami mozzafiato del Colle di San Rocco. Questo avventuroso percorso di 8 km, contrassegnato come CAI 720, promette un'esperienza indimenticabile in poco più di 3 ore.

L'avventura inizia presso la sede del CAI Osoppo, dove troverai una mappa e una descrizione dettagliata del sentiero storico naturalistico del Forte di Osoppo e del Colle San Rocco. Il primo tratto ti guida attraverso il verde rigoglioso del Parco del Rivellino, dopodiché il sentiero si dirige ad est, alla scoperta della punta settentrionale del colle di Osoppo.

Inizia l'ascesa verso il colle su una strada ciottolata e sterrata, un sentiero incantevole che risale ai tempi romani. Giunti ad un incrocio, proseguendo a sinistra, si raggiunge una strada asfaltata che conduce al Forte. Attraversando il Corpo di Guardia, si raggiunge la sommità del colle: qui inizia la tua visita al Forte di Osoppo.

Ti consigliamo di seguire le indicazioni fornite nella sezione precedente "Percorso guidato al Forte di Osoppo", che ti accompagnerà passo dopo passo, rivelando i segreti storici di questi luoghi suggestivi. Dopo l'esplorazione del Forte, ritornerai sui tuoi passi fino a raggiungere l'incrocio, da dove scenderai verso le case pittoresche di Osoppo.

Forte di Osoppo Forte di Osoppo
Passando davanti alla chiesa di Santa Maria ad Nives, la tua avventura continua fino al portone dell'area ricreativa e sportiva del parco delle ex-colonie. Attraversando questa zona, costeggerai il campo di calcio, trovandoti in breve tempo nei prati verdi sulle rive del Tagliamento. Segui la strada per circa 400 metri, poi devia a sinistra verso il colle di San Rocco, prestando attenzione ai segnavia bianco-rossi alla base del colle.

Un piccolo ponte ti condurrà attraverso il limite settentrionale del colle fino a un punto panoramico mozzafiato. Dopo una sosta ristoratrice, procederai verso sud, incontrando la chiesa di San Rocco e infine arrivando alla base sud del colle, vicino ad un incrocio di piste e strade. Seguendo i segnavia CAI, ti dirigerai nuovamente su strada asfaltata, tornando verso Osoppo e al punto di partenza dell'escursione.

Un'esperienza unica, una fusione tra il fascino della storia e la bellezza della natura, che ti rimarrà nel cuore.

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